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Urbino… “Città Ideale”

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Urbino, un comune italiano di circa 15 mila abitanti, è capoluogo con Pesaro della provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche. Fu uno dei centri più importanti del Rinascimento italiano, di cui ancora oggi conserva appieno l’eredità architettonica e dal 1998 il suo centro storico è patrimonio dell’umanità UNESCO. Il territorio comunale si estende prevalentemente in area collinare, sulle ultime propaggini dell’Appennino settentrionale, Appennino tosco-romagnolo, nella zona meridionale del Montefeltro.

 

 

L’esponente più famoso dei Montefeltro fu Federico, signore di Urbino dal 1444 al 1482, condottiero di successo, diplomatico abilissimo e patrono entusiasta di arti e letteratura. Nel 1444 prese il potere come figlio naturale di Guidantonio, dopo la congiura e l’assassinio del legittimo Oddantonio, inviso per la “smodata lussuria” e l’eccessivo fiscalismo esercitato durante i suoi diciassette mesi di governo.

 

 

Nel XX secolo, la città vide la piena fioritura dell’attività artistica della Scuola del Libro (Istituto per la Decorazione e l’Illustrazione del Libro) che espresse notevoli talenti in ambito nazionale e internazionale. Oltre al grande sviluppo conosciuto dalla Scuola del Libro, in questo periodo si assiste alla crescita dell’ateneo cittadino, con l’elevazione a facoltà universitaria della ottocentesca Scuola di Farmacia e alla nascita della Facoltà di Magistero (1934 ca); conseguente all’evoluzione dell’Università si ha un incremento della popolazione studentesca.

Principali Monumenti e luoghi d’interesse

Il Palazzo Ducale 

« Federico edificò un palazzo, secondo la opinione di molti, il più bello che in tutta Italia si ritrovi; e d’ogni opportuna cosa sì ben lo fornì, che non un palazzo, ma una città in forma di palazzo esser pareva. »
(Baldassarre Castiglione, Il Cortegiano, I, 2)

Molto conosciuto e visitato, è uno dei più interessanti esempi architettonici ed artistici dell’intero Rinascimento italiano Il palazzo è sede della Galleria nazionale delle Marche, ed è caratteristico per i torricini che ne delimitano la parte posteriore.

Casa di Raffaello Sanzio

La casa in cui nacque Raffaello, nel 1483, venne costruita nel XIV secolo e dal 1460 vi visse Giovanni Santi, padre del celebre pittore, a sua volta pittore professionista ed anche poeta.

Il Duomo

Il Duomo di Urbino è la chiesa principale della città. Si è mantenuta della grandezza simile alla precedente cattedrale rinascimentale, demolita dal terremoto del 1789, e ricostruita in gusto neoclassico; misura in lunghezza 64,5 m, in larghezza 36,8 m e in altezza 50 m. È dedicata a santa Maria Assunta.

L’ex Monastero di Santa Chiara

Si tratta di uno dei monumenti più importanti della città. Una prima struttura venne eretta in quel sito verso il 1420 per ospitare il Conservatorio delle Donne Vedove; nel 1456 ricevette la regola dell’osservanza di Santa Chiara da Papa Callisto III per intercessione del duca Federico III da Montefeltro. Nel 1457 vi si ritirò in clausura la prima moglie del duca Federico III, Gentile Brancaleoni, e nel 1472 vi fu sepolta la seconda moglie del duca, Battista Sforza, per espressa volontà della defunta. Molti anni più tardi, nel  1904 quando vi fu istituito l’Ospedale Civile; questa destinazione portò a profonde trasformazioni degli ambienti interni, con gravi demolizioni come la cancellazione delle decorazioni secentesche nella chiesa, adibita a vestibolo dell’ospedale. Negli anni settanta l’ospedale venne trasferito in un nuovo fabbricato, nella periferia della città, e l’ex-monastero divenne sede dell’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (ISIA), che portò ad un primo recupero della struttura.

Il Monumento a Raffaello

Realizzato dallo scultore Luigi Belli alla fine del XIX secolo. Inizialmente collocato in piazza Duca Federico, all’ingresso principale del Palazzo Ducale, fu trasferito nel 1947 in cima a via Raffaello, dove si trova tuttora.

Il Mausoleo dei Duchi

Questa chiesa è anche detta di San Bernardino e fa parte di un complesso conventuale a cui è annesso il cimitero cittadino. Situata poco fuori della cinta muraria della città, venne realizzata, probabilmente, da Francesco di Giorgio Martini nella seconda metà del XV secolo per volere del duca Federico III da Montefeltro, per ospitare la propria tomba e quelle dei suoi successori.
 La Data e la Rampa elicoidale
                           
La Data (o Stalle Ducali) poteva contenere fino a 300 cavalli e assieme alla vicina Rampa elicoidale è opera dell’architetto Francesco di Giorgio Martini; volute entrambe dal duca Federico III da Montefeltro nella seconda metà del XV secolo, come parti collegate al complesso del nascente Palazzo Ducale. La Rampa Elicoidale è un’imponente struttura architettonica che si erge sul lato nord della Data. La sua funzione era quella di garantire il passaggio, al Duca e alla sua corte, dal Palazzo alle Stalle Ducali e viceversa.

Il Teatro Sanzio 

Venne eretto sulla parte superiore del torrione, nel quale vi è la Rampa elicoidale, denominato dell’Abbondanza per la vicinanza con l’Orto dell’Abbondanza. La costruzione del Teatro Sanzio iniziò nel 1845 e si protrasse fino al 1853 quando il teatro fu inaugurato. Per l’inaugurazione venne rappresentato “Il trovatore” di G. Verdi con la partecipazione di artisti famosi.

Cucina e piatti tipici

Prodotto gastronomico tipico della zona è la casciotta d’Urbino, antica varietà di formaggio che vanta l’inserimento del prodotto nell’Atlante dei prodotti tipici e la denominazione di origine, nonché il riconoscimento della DOP (Denominazione di origine protetta) da parte della Comunità Europea. Un’altra specialità tipica è la crescia sfogliata di Urbino, specie di piadina dalla quale però si differenzia perché arricchita con strutto. Altra specialità, propria delle festività pasquali, è la crescia di Pasqua, prodotto da forno che ricorda per la forma il panettone, ma è salata, con la presenza di formaggio e un po’ di pepe; esiste anche nella versione dolce, con canditi ed uvetta sultanina.